
Open Day Mindfulness Roma
Giovedì 17 settembre dalle 19:30 alle 21:30 incontro di presentazione
con il Dr. Pierluca Santoro
Presso lo Studio Koiné in Via Tigrè 77 a Roma (Fermata Libia Metro B1)
Giovedì 17 settembre dalle 19:30 alle 21:30 incontro di presentazione
con il Dr. Pierluca Santoro
Presso lo Studio Koiné in Via Tigrè 77 a Roma (Fermata Libia Metro B1)
Giovedì 24 settembre dalle 19:30 alle 21:30 incontro di presentazione
con il Dr. Pierluca Santoro
Presso lo Studio Koiné in Via Tigrè 77 a Roma (Fermata Libia Metro B1)
Perchè la psicoterapia in gruppo funziona?
Lo scambio emozionale come risorsa
Tra inibizioni, paure e pregiudizi
Giovedì 3 Ottobre incontro di presentazione
con il Dr. Pierluca Santoro
Presso lo Studio Koiné in Via Tigrè 77 a Roma (Fermata Libia Metro B1)
Ore 20.00
Il vivere comune comporta inevitabilmente un’infinità di problemi. Molti di questi dipendono in parte da inibizioni, paure e pregiudizi che non aiutano il contatto con l’altro, in parte anche da un’educazione sentimentale che rende difficile persino la relazione con noi stessi. Imparare la sottile differenza che esiste ad esempio tra esprimere e agire le emozioni, anche quando le situazioni esistenziali sembrano essere impossibili da affrontare, è la base da cui partire per affrontare l’altro da sé senza rinunciare al proprio spazio individuale, scambiare, come in ogni processo metabolico, esperienze di vita, emozioni e vissuti, e incontrarsi senza con-fondersi.
La psicoterapia della Gestalt trova nel gruppo il suo contesto elettivo e il maggiore potere trasformativo in virtù del suo approccio esperienziale e dell’assenza del giudizio, in un’ottica che non è interpretativa secondo un asse normale/patologico, bensì com-prensiva da punto di vista esistenziale. I sintomi, le difficoltà, i disagi sono adattamenti che l’individuo ha dovuto trovare per stare nel mondo. Comprenderli, includerli in una dimensione collettiva e trasformali seguendo i desideri piuttosto che le norme o le regole implicite date dall’educazione, sono gli obiettivi di un percorso di crescita in gruppo.
Nel rispetto delle differenze e delle caratteristiche individuali che ciascuno porta con sé.
Secondo incontro gratuito di sensibilizzazione su come affrontare le problematiche legate ai temi del narcisismo e della depressione.
Giovedì 19 Settembre
con il Dr. Pierluca Santoro
Presso lo Studio Koiné in Via Tigrè 77 a Roma (Fermata Libia Metro B1)
Ore 20.00
Il fenomeno della depressione è molto cambiato negli ultimi decenni, sia da un punto di vista causale che da uno culturale.
Se fino agli anni 60, il processo depressivo si manifestava in relazione a quello che comunemente viene inteso come il senso di colpa, in una società in cui le regole, le norme e le declinazioni familiari di esse assumevano il centro della vita relazionale, negli ultimi decenni, nella società dei consumi e della produttività senza sosta, è il senso di adeguatezza/inadeguatezza il cardine attorno al quale l'individuo sente il proprio essere nel mondo. Non tanto quindi il rispetto delle norme e il conseguente suo tradimento, quanto il sentirsi adatto o meno alle richieste più allargate di successo nella società.
La tendenza ad alimentare il narcisismo della vittoria e del successo, attraverso i quali viene veicolata anche una stereotipata immagine di benessere in termini psicologici e sociali, produce di conseguenza anche un forte senso di smarrimento personale quando questi parametri vengono meno.
La depressione, etimologicamente derivante da un verbo non a caso transitivo, deprimere, abbassare, quasi sempre viene percepita come una malattia, qualcosa che "capita" tra capo e collo nella vita delle persone. A far nascere questa idea ha ovviamente anche contribuito buona parte delle scienze psichiatriche, ancora tese ad individuare la cause organiche di tale processo patologico. Ma molti trascurano il senso esistenziale di una manifestazione psicologica che spesso ha invece relazioni strettissime con i vissuti, le esperienze, gli affetti dell'individuo nel contesto relazionale di cui è artefice e sicuro attore.
Il narcisismo, altra parola spesso usata e abusata nella società contemporanea, che, da un punto di vista psicologico possiamo definire come l'amore per se stessi, intreccia il proprio processo di sviluppo personale proprio con ciò che prima ho definito il senso di adeguatezza/inadeguatezza tra successi e insuccessi nella vita. Ma è sempre il giudizio il cardine attorno al quale ruota tale processo. E se da un lato l'oggettività degli eventi e delle situazioni esistenziali non possono essere trascurati come fattori inevitabili di soddisfazione o dispiacere, altrettanto importanti sono i vissuti che accompagnano le esperienze, non sempre definibili semplicemente come buoni o cattivi, bensì come colori su una tela da poter trasformare e rendere forme godibili. Il passaggio quindi da un narcisismo inteso come trappola di me stesso ingabbiato tra successi e insuccessi, scelte giuste o sbagliate, a un amore per me stesso inteso come pittore di fronte a una tela è la possibilità che apre il percorso psicoterapeutico. Come diceva J.P. Sartre, grande filosofo esistenzialista del secolo scorso, "non è tanto importante quello che ti capita nella vita, ma è più importante quello che tu fai di ciò che ti capita nella vita".
Accogliere la responsabilità individuale, intesa non come colpa, ma come capacità di rispondere, insita nellla depressione e nelle sue manifestazioni, e riappropriarsene come si farebbe col volante di una automobile, è il primo passo verso lo scioglimento del blocco emozionale che comporta. Chiedere aiuto per farlo, un'opportunità per smettere di giudicarsi e cominciare a mettersi in discussione in modo proficuo e funzionale nella direzione del cambiamento.
Studio Koinè - Via Tigrè 77 - 00199 Roma, Italy