"Tenete le mani aperte, tutta la sabbia del deserto passerà nelle vostre mani. Chiudete le mani, non otterrete che qualche granello di sabbia" -Dogen
“Essere accettati dagli altri nonostante si creda di essere fondamentalmente ripugnanti, inaccettabili o sgradevoli è una potente forza risanatrice.” I. Yalom
La maggior parte dei blog e degli articoli che parlano di crescita personale mettono spesso l’accento sul concetto del trovare un percorso personale di miglioramento della vita, ma si appoggiano su un’idea della vita stessa strutturata su quella della performance: come ottenere successo, come vincere, come rialzarsi dopo una sconfitta o, più generalmente, come diventare se stessi, come se in questo “se stessi” però si intravedesse sempre un’ideale condiviso fatto di cose condivise.
La stessa parola resilienza, attualmente diffusa in una grandissima quantità di contributi divulgativi di carattere psicologico da professionisti della relazione d’aiuto, viene spesso usata per promuovere un concetto di benessere basato implicitamente su quello di vittoria.
“Ha vinto la battaglia contro il tumore”, “è stato un guerriero”, “una forza di volontà straordinaria”… sono tutte espressioni spesso associate a questi concetti, che sottintendono però che chi non ce l’ha fatta è perché non è stato abbastanza forte e che l’eroe moderno può essere anche l’uomo comune basta che si impegni con “tutto se stesso”.
Scontato dire che questo tipo di cultura a me non piaccia e che il modello di crescita personale a cui faccio riferimento è sensibilmente differente. Per quanto mi riguarda è la possibilità che una persona si dà di intraprendere un viaggio, un percorso di conoscenza. E la conoscenza è crescita per definizione, dovunque essa porti. Sostenere il vuoto della mancanza di un obiettivo palese (come potrebbe essere appunto quello del successo) è parte del processo di crescita, che comincia in compagnia di un professionista ma che può continuare per tutta la vita in completa autonomia.
Presso lo Studio Koinè in via Tigrè 77, nel quartiere Triste-Africano. I percorsi di crescita personale possono essere sia individuali che gruppali. Gli unici requisiti imprescindibili sono la curiosità personale e la disponibilità intellettuale. Un colloquio di conoscenza individuale è richiesto e finalizzato a capire l’esistenza dei requisiti suddetti e l’eventuale esistenza di condizioni ostative quali patologie gravi o impossibilità a mantenere una continuità degli incontri.
Studio Koinè - Via Tigrè 77 - 00199 Roma, Italy