5 motivi per partecipare ad un corso MBSR

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Frequentare un corso di MBSR (Mindfulness based stress reduction) è un’attività importante per la persona, un esercizio per la cura di sé e al contempo un’esperienza di crescita fondamentale per riequilibrare vita e abitudini: la partecipazione ai corsi è ormai una pratica molto diffusa e il suo esercizio rappresenta un protocollo entrato a pieno titolo tra le pratiche cliniche più efficaci ed evidence based per la riduzione dello stress e dell'ansia.

Si entra a far parte di un gruppo di lavoro e si effettuano delle sedute che lo psicoterapeuta organizzerà in funzione di obiettivi e priorità. Se sei qui su questa pagina, stai cercando sicuramente informazioni, vuoi vederci chiaro o magari cerchi di approfondire degli aspetti e sei alla ricerca di qualche motivo in più per avvicinarti alla Mbsr. I benefici sono tanti, il percorso è impegnativo ma è aperto a tutti. Spesso nei avrai sentito parlare e qui ti racconteremo come alcune persone hanno tratto giovamento dal percorso, partendo da un vissuto che li aveva svuotati come esseri umani dopo aver riempito sé stessi di abitudini nocive, meccanismi tossici, ritrovandosi in una realtà precaria a livello di interazione e rapporti. Non devi far altro che rilassarti, metterti comodo e leggere le storie di chi si è imbattuto nella Mbsr ottenendo benefici sul proprio vissuto (utilizzeremo dei nomi di fantasia su esperienze reali).

1. Antonio conduce una vita frenetica: va sempre di fretta, non ha molta pazienza e i suoi ritmi giornalieri sono altissimi e conditi da pressioni stressanti.

Passa spesso le ore a pianificare e spuntare le cose dalla sua lista di impegni lavorativi o personali. Arriva esausto a fine giornata e quando potrebbe e dovrebbe rilassarsi a casa sul tapis roulant o ascoltando musica, non fa altro che pensare a cosa lo impegnerà il giorno dopo.

Ci troviamo davanti a un loop con risvolti negativi: una ciclicità di incombenze e pensieri mal gestiti, l’incapacità di concentrare l’attenzione su sé stesso.

Antonio ha così bisogno di un reset e deve affidarsi a un professionista che lo guiderà in un cammino di rinascita. Già dalla prima settimana di Mbsr ha iniziato a distogliere intenzionalmente la sua attenzione dai pensieri e ad apprezzare le esperienze man mano che si verificavano. Antonio inizia a notare i dettagli in tutto ciò che lo circonda, il gusto squisito del cibo e le sue emozioni. Quando è diventato più consapevole, ha fatto più scelte e ha prestato attenzione alle cose che lo hanno alimentato positivamente il suo percorso.

2. Gianna è una donna impegnata. Lavora tre giorni alla settimana e si prende cura di due bambini.

Non si ferma mai, non riesce a staccare da un impegno che è già proiettata verso quello seguente. Si sente molto determinata poiché ha acquisito una grande padronanza dei suoi tempi declinando però inconsapevolmente l’attitudine al multitasking in modo non proficuo.

L’eccessiva propensione a questo stile di vita ha generato effetti negativi: è distratta da cose che non ritiene importanti ma che rischiano di compromettere gli equilibri creati e quando non riesce a gestire con calma i momenti intensi diventa scontrosa; alterna troppo frequentemente alti e bassi dell’umore.

Un ritmo forsennato che ad un certo punto non ha più retto: ha capito che le mancava qualcosa di autentico e ha diretto la propria attenzione ai momenti più teneri e preziosi con i suoi figli. Con il progredire del corso, Gianna inizia a provare gioia per le piccole cose e, mentre attuava i nuovi metodi, anche i suoi figli le hanno dato tantissimo. Alla fine del corso è emerso un aspetto di crescita determinante: la struttura della sua vita non era cambiata molto, ma era più ricca di qualità. Ora Gianna trova tempo e modo di godersi i miei figli grazie ad una connessione più profonda e intensa.

 3. Carlo veniva costantemente ripreso da chi gli stava vicino perché non era molto attento agli altri e fondamentalmente non ascoltava.

Era spesso assente nei momenti di uscite in gruppo e non sempre aveva interazioni sane con il resto della comitiva; non diversa la situazione a lavoro dove i colleghi non sapevano più come prenderlo o motivarlo.

Distratto e mai concentrato, si perdeva tra una notifica sul suo smartphone, un sito web da navigare e qualche incursione di troppo nei social network. Nel percorso di Mbsr ha avuto molta strada da fare e intorno alla sesta settimana ha manifestato con piacere l’inizio di una dimensione più autentica: gli amici avevano notato con piacere che era più attivo, diverso, divertente e connesso.

Un passo in avanti importante per lui che da piccolo aveva ricevuto una diagnosi ADHD (Disturbo da deficit di attenzione-iperattività). Non si aspettava che le sue difficoltà di concentrazione cambiassero nel corso ma con una serie di piccoli passi sono migliorate molte cose, in particolare la sua capacità di prestare attenzione e anche quella di relazionarsi.

4. Daniela viveva nella preoccupazione perenne.

Anche a corso iniziato, approcciandosi alla meditazione, non otteneva alcun beneficio: più meditava, più diventava agitata e a disagio e così le sue preoccupazioni l'hanno inseguita in tutto il corso. Daniela pensava di aver sbagliato a meditare ed era molto autocritica, fin troppo. Ha poi notato che quando non si preoccupava di meditare dirottava la propria attenzione al lavoro, agli equilibri da ristabilire per le amicizie, a ciò che doveva fare nei giorni successivi, a quante e quali cose erano successe in passato e ai problemi che potevano sorgere in futuro.

Quando Daniela ha acquisito familiarità con i suoi schemi di pensiero ripetitivi, osservandoli in meditazione per poi discuterli in classe, ha notato che aveva iniziato a prendere questi pensieri in modo meno letterale, a sentirsi meno preoccupata e più viva. Dopo l'Mbsr si è iscritta a un corso di auto-compassione.

 5. Francesca soffriva di una patologia e viveva con una prognosi sanitaria incerta.

Si preoccupava spesso e questo la rendeva stressata con ripercussioni sulla tranquillità (insonnia, ansia, agitazione). Ha anche affrontato l'assunzione di farmaci; ha spesso cercato di distrarsi trascorrendo molto tempo online. Quando ha iniziato il suo corso, ha intrapreso la pratica della consapevolezza con grande impegno e ha intercettato i momenti in cui la sua ansia ha cominciato a sorgere e i pensieri che alimentavano la sua comprensibile paura. Ha compreso che quando reindirizzava consapevolmente la sua attenzione al respiro o alle sensazioni del suo corpo, la sua ansia era destinata a svanire. Anche la qualità del sonno ha avuto dei cambiamenti positivi e durante uno dei suoi necessari ricoveri ha imparato a ad essere più calma e a gestire meglio il dolore.

 

Un corso MBSR può essere utile in molti casi. Se ti interessa partecipare, contattami per prenotare un posto nei prossimi corsi che terrò a Roma.

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  • Iscritto all'Ordine degli Psicologi del Lazio nella Sez. Psicoterapeuti col N. 13304

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