Attacchi di panico: come si riconoscono e come può intervenire uno specialista

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In questo articolo analizzeremo nel dettaglio cosa siano gli attacchi di panico cercando di comprendere le possibili cause, come riconoscerli e in che modo accedere a cure e supporto.

Partiamo dalle definizioni: cos'è un attacco di panico?

Gli attacchi di panico sono un tipo di risposta alla paura. Sono un'esagerazione della normale risposta del corpo al pericolo, allo stress o all'eccitazione.

Cercheremo di capirne di più con un percorso composto da alcune domande cruciali.

Come si avvertono gli attacchi di panico?

Durante un attacco di panico, i sintomi fisici possono accumularsi molto rapidamente. Questi possono includere:

un battito cardiaco martellante o accelerato;
sensazione di svenimento, vertigini o stordimento;
sensazione di molto caldo o molto freddo;
sudorazione, tremori o nausea (sensazione di malessere);
dolore al petto o all'addome;
fatica nel respirare, sensazione di soffocamento;
le gambe tremano;
ci si sente scollegati dalla mente, dal corpo o dall'ambiente circostante.
Durante un attacco di panico è molto frequente avvertire la paura di perdere il controllo o di svenire, avere il timore di subire un attacco di cuore, aver paura di morire.

Tra le limitazioni più ricorrenti, emerge la paura di uscire da soli o in luoghi pubblici perché ciò scatena la preoccupazione di avere un altro attacco di panico. Se questa paura diventa molto intensa, può essere chiamata agorafobia.

Quando possono verificarsi gli attacchi di panico?

Gli attacchi di panico possono verificarsi durante il giorno o la notte. Alcune persone possono averne uno e non sperimentarne altri mentre c'è chi li vive regolarmente o ne ha di più in un breve lasso di tempo. A scatenare attacchi di panico possono incidere anche determinato luoghi, situazioni o attività particolari (ad esempio, potrebbero accadere prima di un appuntamento stressante o quando ci si imbatte in un incontro che non evoca situazioni e ricordi piacevoli).

La maggior parte degli attacchi di panico dura tra i 5 ei 20 minuti, a volte anche per periodi di tempo più lungo (ciò potrebbe essere dovuto a un secondo attacco di panico o ad altri sintomi di ansia). Possono manifestarsi molto rapidamente: i sintomi di solito raggiungono il picco entro 10 minuti.

Cosa aiuta a gestire gli attacchi di panico?

Gli attacchi di panico possono essere spaventosi, ma ci sono rimedi nell'immediato che possono portare a benefici.

Durante un attacco di panico è consigliabile concentrarsi sul respiro, inspirando ed espirando lentamente, contando con intervalli regolari di alcuni secondi (o il classico "contare fino a 5").

Molto importante anche dedicare attenzione ai propri sensi. Ad esempio, assaggiare qualcosa di dolce, masticare o dedicarsi al tocco di un oggetto, meglio se morbido o malleabile.

Consigliate e diffuse le tecniche di messa a terra, molto indicate per avere più controllo. Sono particolarmente utili se si verifica dissociazione durante gli attacchi di panico. Dopo un attacco di panico è sempre opportuno prendersi cura di sé ascoltando il proprio corpo che, durante e dopo l'attacco, necessità di una mano. Ad esempio, è consigliato riposare, cercare tranquillità, rimanere in silenzio e magari rifocillarsi.

Può essere d'aiuto confidarsi con qualcuno di fiducia, parlarne e aprirsi senza avere il timore di mettersi troppo a nudo o di sembrare deboli: potrebbe essere particolarmente utile capire come si può intervenire o quale aiuto sarebbe opportuno ricevere nei momenti di difficoltà.

Cos'è il disturbo di panico?

Chi si trova con frequenza alle prese con attacchi di panico in momenti imprevedibili, senza che vi siano specifici o particolari eventi scatenante, potrebbe essere alle prese con un vero disturbo di panico che può essere diagnosticato da uno specialista: l'intervento di un professionista è un passo utile e indispensabile per capire il manifestarsi del disturbo e come affrontare un percorso di cura.

È spesso comune sperimentare insieme il disturbo di panico e l'agorafobia. Le persone che soffrono di disturbo di panico possono avere alcuni periodi con poche manifestazioni o addirittura nessuna.

Alcune ricerche suggeriscono che le persone che soffrono di disturbo di panico potrebbero essere molto sensibili alle esperienze sensoriali (come la luce solare, gli odori e i cambiamenti del tempo), ma non ci sono ancora prove sufficienti per dirlo con certezza. Infine non è ancora chiaro se avere un alto livello di sensibilità a questo genere di fattori sia qualcosa che potrebbe sviluppare un disturbo di panico.

Tuttavia gli attacchi di panico non rientrano nel quadro di una vera e propria malattia a livello psicofisiologico anche se possono venire trattati con psicofarmaci che ne riducono la manifestazione e l’intensità, ma sono il sintomo di un disagio esistenziale che, nella maggior parte dei casi, richiede un prendersi cura della persona nella sua globalità. È per questo che molto spesso terapie centrate sul sintomo, per quanto possano portare benefici nell’immediato, a lungo andare risultano inefficaci. Mentre approcci che prendono in considerazione la profondità dell’esperienza della persona, pur non focalizzandosi nell’immediato sulla risoluzione del problema, permettono la riconfigurazione dello sfondo sul quale gli attacchi di panico prendono forma e di conseguenza evitano all’origine il loro presentarsi.

 

 

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